Venerdì, 01 Dicembre 2006 21:50

Una lettera di Corrado Corghi

Scritto da  Gerardo

Il prof. Corrado Corghi ci fa giungere questa lettera, indirizzata all’On. Vincenzo La Russa, che volentieri pubblichiamo.
Ricordiamo che recentemente Corghi ha pubblicato un importante volume, dal titolo: “Mondo democristiano e mondo cattolico nel secondo novecento italiano”.

All’Onorevole prof. Vincenzo La Russa

Illustre Onorevole,
Ho acquistato oggi il Suo volume sulla personalità di Amintore Fanfani e vedo citato il mio nome a pag. 235-6 ma in modo storicamente non esatto.
Infatti, non fu un prete della mia diocesi di Reggio Emilia e tanto meno “un impiegato della S. Congregazione” ma fu il Vescovo mons. Socche che mi interrogò a Roma in un locale della Conferenza Episcopale e mi accusò di aver dato scandalo alla comunità cattolica sia con l’opposizione al governo Tambroni sia con la mia partecipazione ai funerali civili degli uccisi dalla polizia a Reggio il 7 luglio. Il Vescovo aveva prima interpellato l’Onorevole Salizzoni vice segretario del partito sul mio comportamento in direzione e aveva richiesto di leggere i verbali direzionali, con ferma opposizione di Salizzoni. Il Vescovo concluse la sua requisitoria avvertendomi che avrebbe riferito alla S. Congregazione per un’indispensabile condanna. Il fatto venne subito da me riferito a Moro che ritenne necessario un pronto intervento in Vaticano in considerazione della mia appartenenza alla Direzione Centrale della DC.
Questo è per la verità. Mi auguro che la ristampa veda modificata quanto da Lei pubblicato nei miei riguardi.

N.B. Stefano Cavazioni era reggiano e non milanese e collaboratore di don Orione (p. 19)
Accolga il mio cordiale soluto.

Prof. Corrado Corghi
Reggio Emilia, 28 novembre 2006
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